Rieccomi in partenza, come ogni anno, come più volte all'anno. Le divise stirate all'ultimo minuto, la valigia fatta in un'istante, il naso rosso in borsa insieme al Rosario e la solita tensione.
Già perché nonostante ormai Lourdes è una tappa fissa l'emozione è grande e sembra sia sempre la prima volta. Non mi ricordo neanche quante volte sono già stata, sicuramente più di trenta, ma la voglia di ritornare, di fare esperienza, di condividere in un luogo "speciale" il proprio senso religioso al servizio dell'ultimo e dell'ammalato mi riempie di emozione. Un'emozione grande quando rincontri gli amici di sempre, quando passando sotto la Grotta ti senti abbracciata dalla Mamma che guardi fissa negli occhi e le ricordi che non sei lì solo per te e per i tuoi desideri, ma soprattutto per gli amici che ti hanno chiesto una preghiera, di dirle "GRAZIE" o semplicemente affidarsi a Lei e a suo figlio.
E ti senti abbracciata, rincuorata e felice perché nonostante le fatiche quotidiane capisci che non sei mai sola. Lo capisci da un sorriso donato, da un abbraccio ricevuto, da uno sguardo pieno di fiducia che i malati e i diversamente abili ti fanno quando trascorri con loro qualche giorno diverso da tutti i giorni, per poi tornare a casa carica e attendere la nuova partenza, ancora una volta nuovo e ancora una volta come se fosse la prima.
Rosanna Favulli
Nessun commento:
Posta un commento