Fare un presepe in parrocchia non è mai facile ma non è neppure noioso, anzi ci si diverte parecchio. Tanto per fare un esempio del clima che si respira dietro le quinte vi racconto alcuni retroscena del presepe attuale.
E' bene sapere che fra i beati costruttori del nostro presepe alligna un animale nocivo, uno che del pelo nell'uovo ne ha fatto una ragione di vita: il Giuseppe (nome in codice: Mena Gramo). Costui (un infiltrato del parroco come presepista deviato) una sera, mentre tutti erano intenti ad edificare il colosseo, spara: "Ma non avete pensato dove mettere il bue e l'asinello e i leoni che mangiavano i cristiani?: Ben sapeva il Nostro che personalmente la figura degli animali nel presepe non ha mai incontrato parere favorevole da parte mia. Il Peppo, che è l'unico con titolo di studio a livello universitario (io mi sono fermato alla seconda asilo perchè la prima l'ho dovuta ripetere due volte) ed è quindi la parte colta delle maestranze - 8 elementi - osservò: "Secondo me l'asino del presepio rappresenta il popolo bue (risate). Accortosi della gaffe si corresse: "Volevo dire il popolo povero di spirito, quello meno colto. Mentre il bue rappresenta il popolo dei lavoratori, e il leone simboleggia il potere così mi sembra politicamente corretto". Il Lucio, persona molto riflessiva solennizzò che secondo lui nel contesto del colosseo l'asino avrebbe fatto a pugni con le belve. "Ok... Ok... - ribatte il Giuseppe - invece del leone mettiamo solo l'asino per non spaventare i bambini". Ma il Peppo, con grande intuizione, sentenziò: "Ma perchè a questo punto non mettiamo solo il bue così tagliamo la testa al toro..." (tonfo solenne). Il Nonno (di nome e di fatto) dall'alto dei suoi ottant'anni, persona estremamente saggia, intervenne con autorità: "A mio modo di vedere in questo presepe non ci vanno nè leoni nè asini nè buoi così evitiamo tutti i possibili commenti ironici, in fondo il presepio deve essere solo un messaggio di pace". Bravo! e così fu fatto. Ma, come a me è parso di udire, se anche voi a volte vi parrà di udire un ruggito da dietro le grate, non spaventatevi, è quello dell'asino. Così tanto per mettervi tutti d'accordo.
Buon presepio a tutti.
Adriano
In onore dei Martiri Cristiani
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