Quante volte entrando nel bar troviamo qualcuno intento a giocare alle macchinette? Un passatempo come un altro, pensiamo. Cifre modeste per sfidare la fortuna, distrazione leggera........Spesso la smania di vincere invece diventa insistente, le cifre aumentano e non se ne può più fare a meno. Diventa un'ossessione, una dipendenza, una malattia. Don Giovanni Pauciullo, sacerdote della Parrocchia San Pio V non ha sottovalutato il problema e insieme a volontari esperti ha allestito un gruppo di mutuo soccorso per le vittime del gioco. Uno sportello di ascolto è attivo nella Parrocchia già da diversi anni, ma da settembre si sta specializzando in questo ambito troppo spesso dimenticato. Seguendo l'iniziativa della Caritas che guarda alle nuove povertà, i volontari della San Pio hanno riscontrato che la crisi ha coinvolto, oltre alle persone straniere, anche tanti italiani che si sono visti scivolare nella difficoltà economica al punto da dover chiedere aiuto. Successivamente, studiando i diversi casi per intervenire nelle situazioni in modo opportuno, hanno scoperto che dietro a questa difficoltà si nascondeva il problema del gioco. "Abbiamo iniziato a monitorare il nostro quartiere e ci siamo accorti che situazioni di questo tipo erano più numerose di quello che pensavamo. Dopo una ricerca, abbiamo visto che in città non ci sono associazioni che si occupano specificatamente del problema, allora abbiamo deciso di aprire uno sportello di ascolto dedicato proprio a questo" ci dice don Giovanni. La dipendenza da gioco è trasversale, colpisce tutti indistintamente: uomini e donne, giovani e anziani. La tendenza generale è quella di chiudere gli occhi e far finta di niente. La difficoltà maggiore sta nel fatto che chi soffre di questa malattia, perchè di malattia si può parlare, la maggior parte delle volte non se ne rende conto finchè la situazione non è già molto grave. Al posto di affrontare il problema e chiedere aiuto, i "giocatori" si nascondono rifugiandosi in bar lontani dalla propria zona per evitare di incappare in conoscenti ma anche, e soprattutto, nei familiari. Consapevoli di fare qualcosa di "sbagliato", non trovano la forza di smettere, anzi, le cifre investite crescono e il distacco dalla realtà si fa sempre più ampio. Al Centro di Ascolto della Parrocchia innazitutto si possono trovare persone competenti con cui poter parlare: psicologi, psicoterapeuti e avvocati per risolvere le questioni più delicate. L'equipe che si sta consolidando intende farsi conoscere così che ci sia una consapevolezza del fenomeno della dipendenza da gioco e che chi ne sia colpito sappia a chi rivolgersi. "Ogni periodo, ogni territorio, ha forme di povertà differenti e il concetto di povertà cambia. Emergono così problemi nuovi e diversi che possono essere affrontati dialogando con la modernità e cercando una certa duttilità per poter aiutare con competenza". Questo quello che don Giovanni e i volontari della San Pio V si propongono di fare.
Centro di Ascolto aperto tutti i venerdì dalle 9.30 alle 12.00 in via Lattanzio 60 presso la Caritas.
Numero di telefono per richiedere un appuntamento riservato: 331 4787036
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