domenica 31 gennaio 2010

ULTIME DAL CONSIGLIO PASTORALE- 26 gennaio 2010

Dopo la preghiera,  prende la parola don Giorgio, comunica che  31 gennaio si celebrerà la festa della famiglia; ad ogni messa i coniugi potranno rinnovare le promesse di matrimonio e si pregherà per le persone vedove e per chi ha fatto l’esperienza di un amore finito. Seguirà un pranzo comunitario per genitori e figli, durante il pranzo un momento di ascolto e riflessione.
Il parroco comunica già il tema per il prossimo cpp previsto per il 2 marzo: “Come la Parrocchia può essere vicina alle famiglie non unite con il Sacramento del matrimonio” .
Ad ogni consigliere viene consegnata la lettera del cardinale Tettamanzi “Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito”.

Prende la parola don Simone a seguito delle vicende che hanno visto protagonisti degli adolescenti della nostra parrocchia. Si hanno  notizie confortanti su Cristina che è stata trasferita in un centro di riabilitazione dove  i medici sperano in un suo completo ristabilimento.
I media si sono scatenati con articoli scorretti, non rispondenti alla realtà. I sentimenti che prevalgono tra i giovani sono di rabbia, paura, incredulità.
La parrocchia ha cercato di trovare una soluzione per accompagnare i ragazzi dentro questa questione, per aiutarli ad elaborare nella giusta ottica le vicende, ed è stato chiesto aiuto ai salesiani del Centro Cospes di Arese. E’ già stato fatto un primo incontro per un totale di tre incontri riservati ai giovani, ai quali seguiranno altre tre serate previste per i genitori. Si tratta di quattro psicologi che seguiranno i ragazzi dalla prima superiore in avanti (due per classe). Don Renzo Ferraroli, psicologo e psicoterapeuta, terrà gli incontri con i genitori. Il tema sarà come accompagnare i figli adolescenti a superare i momenti di difficoltà; al momento, tra i genitori più sensibili, c’è un po’ di timore per quello che è accaduto, il timore che lo stesso possa accadere al proprio figlio; il dubbio educativo se essere troppo deboli o troppo rigidi possa poi portare gli adolescenti a gesti estremi. Si auspica che con questi incontri si possano fornire orizzonti un po’ più ampi e strumenti per accompagnare i figli attraverso le difficoltà della vita. In questo momento si tratta anche di rimanere vicini a Cristina e alle famiglie colpite dalla disgrazia e di non fare pettegolezzi inutili.

Si passa al primo punto all’ordine del giorno “La liturgia nella nostra parrocchia: relazione del gruppo liturgico, in particolare sulla Quaresima 2010.”  Come deciso nella sessione del  cpp del 28 novembre 2009 è stata istituita  la Commissione Gruppo Liturgico formata dai sacerdoti, da suor Rosetta e da rappresentanti di lettori, voci guida, Ministri straordinari dell’Eucarestia, rappresentanti dei tre cori. La commissione si è riunita  il 09/12/09 e il 16/01/2010.
Durante la prima incontro Don Giorgio ha spiegato l’importanza di tale commissione ed ha espresso il suo compiacimento per il gruppo che si è formato. Il compito della commissione sarà quello di dare una buona organizzazione a tutte le celebrazioni feriali, festive e straordinarie.
Don Giovanni ha precisato che un Gruppo Liturgico deve tener conto di tre tempi:
  • Preparazione a lungo termine
  • Preparazione a medio termine
  • Preparazione immediata.
I riferimenti sono:
  • La Pasqua – tutto l’anno liturgico parte dalla Pasqua
  • L’anno liturgico: è necessario, anzi fondamentale pensare per tempo a tutte le celebrazioni
  • Le Domeniche
I tre ambiti della Liturgia sono:
  • La parola
  • La musica
  • Lo spazio
Si è riflettuto in modo particolare sulla formazione, non solo del gruppo liturgico, ma anche della formazione dell’assemblea; si è rilevato che spesso le persone non sanno il significato delle varie azioni/gesti che vengono compiute sull’altare durante la Messa.
Durante gli incontri si è  sottolineato la necessità di una
·         formazione dei lettori soprattutto nei momenti forti della liturgia : Avvento – Natale / Pasqua / Pentecoste
·         formazione degli operatori sul Nuovo Lezionario Ambrosiano
·         fissare le date durante le quale si riunirà la commissione del Gruppo Liturgico e le date in cui, in modo più ampio, si richiederà la partecipazione di tutti i lettori, le voci guida,  i componenti dei cori e  i Ministri straordinari dell’Eucarestia.

Nel secondo incontro Don Giorgio ha invitato il gruppo a riflettere su:

  • Gli esercizi spirituali: quest’anno saranno tenuti da Don Angelo Casati da Lunedì 22  marzo a Giovedì   25 marzo.
  • I canti: (all’Ingresso, alla Comunione, al termine della Celebrazione).Il parroco propone che siano gli stessi per tutte le domeniche di Quaresima per aiutare le persone a capire meglio la Quaresima. A questo proposito Don Giovanni precisa che ci sono dei canti che introducono il Vangelo delle domeniche di Quaresima e possono essere appunto utilizzati. Se i canti non dovessero essere sul libretto verranno distribuite fotocopie.
  • Il Venerdì aliturgico del rito Ambrosiano: è stato ricordato che l’anno scorso  alle 7,30  e alle 18,00 si celebrava la Via Crucis; alle 8,30 le Lodi e una meditazione.
Avendo ricevuto svariate richieste, quest’anno sarà celebrata la Via Crucis anche alle 8,30 e alle 21. I vari Gruppi Parrocchiali saranno invitati a preparare la Via Crucis (2 o 3 gruppi per ogni Venerdì sera) probabilmente si faranno 4/5 stazioni ogni Venerdì.
  • La Prima Domenica di Quaresima, all’inizio di ogni Messa i sacerdoti terranno un piccolo pensiero di introduzione per spiegare il tempo della Quaresima
Il prossimo incontro della commissione liturgica sarà lunedì 15 febbraio e avrà come ordine del giorno la preparazione della Settimana Santa.

Dopo  ampia discussione e con l’aiuto di tutti:

v  Don Giorgio comunica che è in corso la ripubblicazione del libretto dei canti; tutti i cori hanno dato dei suggerimenti sui nuovi canti.
v  Si ripropone la messa il primo venerdì del mese alle ore 21 per i vari gruppi parrocchiali e per la comunità. Per rendere l’organizzazione meno faticosa ci si potrebbe limitare alla sola messa eliminando il momento di ritrovo nel sottochiesa. Don Giovanni suggerisce di dare una logica nel progetto del primo venerdì del mese; di continuare al fine anche di costruire i rapporti tra i vari gruppi ma, contemporaneamente di educarci alle varie forme di preghiera; scegliere ogni volta forme diverse di preghiera, come i Vespri, la Compieta, il Rosario, la Meditazione. Finito un ciclo si può decidere se portarlo avanti o ritornare alla messa tradizionale. Bisogna anche evitare che durante la giornata ci sia un’inflazione di messe.
v  Il consiglio chiede ai sacerdoti di  intervenire spiegando ai fedeli come ci si accosta all’Eucarestia.. In risposta a: “Il Corpo di Cristo” c’è chi rimane zitto, chi dice grazie,chi si inginocchia, chi fa l’inchino, chi deve essere rincorso perché si mette l’ostia in tasca.
v  Si chiede di migliorare la messa dei Battesimi   con la presenza della musica e/o coro.
v  Verrà ripubblicato il libretto scritto da don Giovanni riservato alle voci guida e ai lettori.
v  Si propone che i tre cori imparino almeno cinque canti, affinchè si possa, durante il periodo pasquale avere una celebrazione comunitaria con la partecipazione di tutti i gruppi corali.
v  Alcuni consiglieri  rilevano che durante la celebrazione le persone non cantano; si cita  Sant’Agostino: Il consiglio  propone che si cerchi  tra le persone dei cori, o impegnate in altri ambiti, degli esperti in canto che dall’ambone dirigano l’assemblea durante i canti. Viene presentata una mozione, votata all’unanimità, da mettere sul Foglio della settimana e da portare a conoscenza della comunità.

Il consiglio pastorale all’unanimità, auspica che si trovino delle persone esperte di musica che dall’ambone, durante le Messe, possano guidare l’assemblea durante i canti.

Si passa al secondo punto e cioè la presentazione della festa della famiglia. La proposta dell’ultima domenica del mese di gennaio dedicata alla famiglia  è venuta dalla commissione famiglia del decanato. Si tratta di quattro domeniche  per dare un significato al valore che la famiglia riveste oggi. Che significato si dà alla festa della famiglia? E’ in famiglia che si  vive la solidarietà, la cura dell’ammalato. Sono la caratteristica della famiglia, la famiglia vive di questi valori che non sono un peso ma una risorsa. La festa del 31 gennaio è un’occasione  per noi, per l’Oratorio, per la Caritas e per i vari ambiti della parrocchia. Ma che occasione è? Dobbiamo reinterrogarci  sul valore che la famiglia ha per la parrocchia.
Don Giovanni illustra il momento di preghiera durante il pranzo. La voce di una mamma che prega per i figli. Un foglio che si potrà portare a casa e leggerlo in famiglia o darlo a chi non ha potuto partecipare al pranzo. Si è pensato per coloro che  partecipano al pranzo di far condividere un gesto di solidarietà: ad ogni famiglia verrà consegnato il sacchetto portaviveri già in uso da anni durante la messa delle  9.30 .Il momento della spesa, in genere, è un momento che viene fatto insieme dai coniugi; pensare in quel momento ad acquistare dei viveri da donare a chi non ne ha, è per la famiglia un vero gesto di solidarietà. Il consiglio approva e ritiene che il gesto possa essere esteso a tutte le messe. Ogni volta che il sacchetto verrà riempito di viveri non deperibili e posto in fondo alla chiesa, nel cesto della carità, sarà come destinare un pensiero a chi è meno fortunato di noi.
Si chiede di essere presenti lunedì 8 febbraio alle 21 al convegno “Lavoro e Famiglia: prospettive e responsabilità.”