domenica 5 aprile 2020

La preghiera della buonanotte con Mons. Luigi Manganini

Preghiera della buonanotte con don Franco e mons. Luigi Manganini
Riceviamo la benedizione di mons.Luigi 5 aprile 2020

Noi Ti preghiamo uomo della croce per ogni volta che abbiamo lasciato il tuo fratello morire da solo. Figlio e fratello, noi speriamo in Te. per ogni volta che il dono d'amore ci chiederà di soffrire da soli.

Leggiamo il salmo 90:
- Lo salverò, perché a me si è affidato; lo esalterò, perché ha conosciuto il mio nome.
- Mi invocherà e gli darò risposta; presso di lui sarò nella sventura, lo salverò e lo renderò glorioso.
- Lo sazierò di lunghi giorni e gli mostrerò la mia salvezza.
Osservate come queste parole del salmo siano così attuali in questi giorni di paura per la pandemia.
Questa sera abbiamo un altro ospite eccezionale: Mons Luigi Mangani.
Ascoltatelo perché ha molto da raccontare.

Ci racconta che passa le sue giornate ritirato come un frate certosino, tra lettura del Breviario, l’Avvenire, lo studio di alcune materie religiose e filosofiche che aveva lasciato. Approfitta del chiostro per fare 6/7000 passi e anche nel pomeriggio fa un po’ di ginnastica. Don Franco gli chiede se nella vita ha passato altri momenti di ansia come in questi giorni e Mons. Luigi racconta della sua malattia al cuore e dell’intervento subito nell’anno 2000. Di come si è affidato al Signore, di come più volte ha chiesto… Signore mostrami il tuo Volto …. Signore non lasciarmi cadere … Signore mi abbandono in Te.

Mons. Luigi Manganini nasce a Osnago il 24 novembre del 1935. Diventa prete nel 1958 Dal 1985 al 1993 è parroco di San Pio V. Il cardinale di Milano, Carlo Maria Martini lo chiama in Duomo e lo nomina segretario del Sinodo con i rappresentanti del clero e dei laici per ricostruire le norme generali della diocesi di Milano. Nel 1995 monsignor Manganini diventa vicario episcopale all’Arcivescovado e si occupa dell’evangelizzazione e i sacramenti e dei progetti pastorali fino al 2002, quando il cardinale Martini lascia e subentra il cardinale Dionigi Tettamanzi. Mons. Manganini ricopre il ruolo di vicario anche con il nuovo vescovo fino al 2010, oltre al ruolo di arciprete del Duomo di Milano, carica che ho mantenuto fino al 2012. Poi superata l’età canonica di 77 anni, rimane in Duomo come vicario.



Buona giornata a tutti. :-)


domenica 2 febbraio 2020

Dialogo della Chiesa - Padre Davide Maria Turoldo


E l'Abside dice
     Io sono il confine della tenebra.
E la Facciata dice
     Io sono la muraglia del cielo.
E la Navata maggiore dice
     Io sono la via lattea del Signore.
e le Colonne dicono
     Noi siamo la selva immobile.
E la Volta sopra l'altare dice
     Io sono l'arcobaleno eterno.
E la Cripta dice
     Io sono la stiva dei corpi che dormono nel Signore.
E l'Altare maggiore dice
     Io sono la mensa della vita.
E il Tabernacolo dice
     Io sono l'arca del silenzio.
E un Capitello dice
     Io sono un nido di angeli.
E un altro Capitello dice
     Io sono un fascio di palme.
E un terzo Capitello dice
     Io sono un nodo di sole.
E il Tetto dice
     Io sono il limite dello spazio.
E il Chiostro dice
     Io sono l'anello della sposa.
E una Cella dice
     Io sono la camera segreta dell'amore.
E la Sacrestia dice
     Io sono il vestibolo delle nozze.
E un Arco romanico dice
     Io sono la rotondità della terra.
E un Arco gotico dice
     Io sono la verticalità del verbo.
e il primo Arco dice
     Io sono la perfezione della luce.
e il secondo Arco dice
     Io quella del Mistero.
   
    Archi, capitelli, colonne
    voi non siete che forme dello spirito,
    la sintesi; Egli si è fatto in noi
    di carne, noi ci siamo fatti in voi
    di pietra, per essere tutti insieme l'Unità.
    E come ogni mattone ha bevuto una goccia
    del suo sangue, cosi ognuno canti ora
    la nota della sua misurata libertà.
    Perché voi siete tutti insieme l'Armonia.
    E quando forse gli uomini non parleranno
    più di lui, continuate a parlare voi, o pietre

- Padre Davide Maria Turoldo -


Buona giornata a tutti. :-)



giovedì 24 ottobre 2019

Essere lievito - San Giovanni Crisostomo

C’è nulla di peggio di un cristiano che non si cura della salvezza degli altri? 
Non puoi qui tirar fuori la povertà; infatti quella donnetta che mise le due monetine ti accuserà (Mc 12,48). 
Anche Pietro diceva al paralitico: Non ho né argento né oro (At 3,6). 
Così Paolo era talmente povero da patire spesso la fame e mancare del cibo necessario. 
Non puoi mettere avanti la tua umile condizione; gli apostoli infatti erano umili e di basse origini. 
Non puoi addurre il pretesto dell’ignoranza; anche loro erano illetterati. 
Fossi schiavo o fuggiasco, puoi sempre fare ciò che dipende da te. 
Così era la situazione di Onesimo di cui Paolo fa l’elogio (Fil; Col 4,9). Non puoi obiettare che sei debole; così era anche Timoteo. Chiunque può essere utile al prossimo, se vuole compiere la sua parte.

Non vedete gli alberi delle foreste, come sono rigogliosi, come sono belli, sviluppati, snelli e alti? 
Ma se avessimo un orto vorremmo avere melograni e olivi fecondi piuttosto che quelli sterili... 
Così sono coloro che vedono soltanto i propri interessi...

Se il lievito mescolato alla farina non porterà tutto a fermentazione, è davvero lievito? E che dire di un profumo che non investa quanti si accostano? Lo si chiamerà ancora profumo? E non dire che è impossibile influenzare gli altri al bene, perché, se sei cristiano, è impossibile che qualcosa non si trasmetta; fa parte della natura stessa del cristiano... 

Dire che un cristiano non può essere utile al prossimo è come negare al sole la possibilità di illuminare e riscaldare.

- San Giovanni Crisostomo -
(ca 345-407), sacerdote ad Antiochia poi vescovo di Costantinopoli, dottore della Chiesa
Omelie sugli Atti degli Apostoli, 20


Buona giornata a tutti. :)


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