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martedì 5 novembre 2013

Rivoluzione e Tradizione

Cosa fare quando tutto sembra immerso in una confusione tremenda? Cosa fare quando non sembra sussistere nulla di certo?

L'uomo è fatto per vivere di fronte a Dio, e in Dio trovare la propria consistenza e pace. Un tempo la Chiesa Cattolica comunicava questa pace. Era il mondo, quello lontano da Dio, ad essere in continua agitazione, ma la Chiesa no. La Chiesa era la stabilità.
Era il mondo senza Dio ad essere immerso in una continua Rivoluzione e questa Rivoluzione continua era amata dalle anime instabili e disperate che, scontente della vita, cercavano affannosamente un’impossibile novità che appagasse il loro vuoto interiore.

La Chiesa no; sempre uguale a se stessa, composta e pacifica nella stabilità di Dio, avanzava nel mare della storia ed era il vascello sicuro per le anime che non amavano la Rivoluzione riconoscendola falsa e ingannevole.

Era il mondo moderno che, non volendo dipendere più da Dio e da nessuna autorità, criticava la Chiesa accusandola di non cambiare mai! Non credendo in Dio, il mondo moderno non capiva la stabilità della Chiesa, perché in fondo non capiva la stabilità di Dio.

Così, in mezzo a tutte le terribili rivoluzioni, la Chiesa con i suoi santi, con la grazia soprannaturale dei suoi sacramenti, con la verità immutabile rivelata da Dio e trasmessa dalla Tradizione e dalla Scrittura, camminava nel mondo, strappando tutte le anime che poteva alla Rivoluzione che uccide, per portarle nel suo seno, nella stabilità della grazia che edifica.

Tanti venivano colpiti dalla meravigliosa pace che emanava dalla Chiesa Cattolica, pace che convinceva e convertiva, pace che è tra i più grandi segni di Dio.

Quante conversioni anche nel mondo protestante verso la Chiesa Cattolica: i protestanti si erano adattati alla modernità sempre più atea e indifferente, ma questa modernità non dava pace e molti così tornavano alla Chiesa Cattolica. Descrive molto bene questa situazione Carlo Lovera di Castiglione nel suo famoso testo su ”Il movimento di Oxford”. Parlando della crisi dottrinale scoppiata dentro la chiesa anglicana a metà dell'800 così dice: “...dei fedeli, gli uni non sapevano più che pensarne, altri parteggiavano per i novatori, molti guardavano oltre i confini della Chiesa Stabilita, verso i Cattolici Romani, per i quali la serenità della fede e dell'immutabile dottrina, si rifletteva nel possesso della verità pieno di sicurezza e di pace.” (Carlo Lovera di Castiglione, Il movimento di Oxford, Morcelliana 1935, pag. 220).

“La serenità della fede e dell'immutabile dottrina, si rifletteva nel possesso della verità pieno di sicurezza e di pace”: come è dolce questo parlare. E' la dolcezza stessa di Dio che dona nella Chiesa quella serenità che ogni cuore cerca.

Ma ora tutto è cambiato... sono giunti giorni terribili che la retorica buonista dei cristiani ammodernati non può nascondere: la Rivoluzione dal mondo ateo è entrata nella Chiesa e sta consumando tutto. Non c'è più stabilità, la Chiesa sembra entrata in una perenne Rivoluzione che tutto cambia continuamente: confusione nei riti, confusione nella dottrina, confusione nella morale, confusione nella disciplina. Non sai se la verità di oggi durerà domani. Tanti, preti e fedeli, corrono affannosamente per non restare indietro, per adattarsi come possono a questa estenuante confusione.

Chi cerca veramente Dio, in questa Chiesa rivoluzionaria, resta terribilmente solo.

Che fare in questo clima asfissiante? e che cosa non fare?

Innanzitutto occorre non farsi prendere dall'agitazione, occorre non reagire da rivoluzionari: sarebbe come curare il male, che è appunto la Rivoluzione, con la stessa malattia. Lo spirito rivoluzionario, anche quando pretende di salvare il bene, non sarà mai la soluzione.

Bisogna invece stare veramente fuori dalla Rivoluzione, vivendo integralmente il cattolicesimo in quella stabilità che era sua, prima che la Rivoluzione invadesse tutto.
Nella confusione nera, nelle tenebre, urge decidere di fronte a Dio di vivere da cattolici, stabilmente. Per questo bisogna riconoscere un luogo che ti comunichi la pace della fede nel possesso della verità rivelata. Un luogo dove è celebrata la Messa tradizionale: eleggerlo come riferimento per la propria vita, lasciandosi educare da questo luogo. Non vivere da agitati in una lotta perenne ma vivere da cattolici nella liturgia di sempre, nella dottrina di sempre, nella grazia di sempre secondo i sacramenti di sempre; e così operare tutto il bene che il Signore ci permette di compiere.

Lo dice padre Calmel: “Ciò che sarà sempre possibile nella Chiesa, ciò che la Chiesa assicurerà sempre, nonostante i tentativi diabolici della nuova Chiesa post-vaticanesca, è questo: tendere alla santità realmente, potersi istruire, in un gruppo reale anche se molto piccolo, sulla dottrina immutabile e soprannaturale, sotto un'autorità reale e conservando la sicurezza che resteranno sempre dei veri sacerdoti e dei Vescovi fedeli, che non avranno dimissionato (forse anche senza accorgersene) nelle mani delle commissioni e della collegialità.” (R. T. Calmel, Breve apologia della Chiesa di sempre, Editrice Ichthys, pag. 51).

Carissimi, se vivremo così, le tenebre terribili di oggi resteranno fuori dai nostri cuori.

Preghiamo perché la Madonna ci ottenga questo rifugio, e noi cerchiamo di esserne sempre più degni.

Tratto da "Radicati nella Fede"


domenica 5 agosto 2012

Hitler voleva distruggere la Chiesa Cattolica, ma non fece in tempo: ecco le prove!

 Dal diario di Joseph Goebbels, ministro dell'Educazione popolare e della Propaganda del III Reich:

-17 dicembre 1939 – Il papa ha parlato a Natale. Discorso pieno di attacchi molto severi e dissimulati contro di noi. Tutte le forza dell’internazionalismo sono contro di noi. Dobbiamo abbatterle.
-11 luglio 1941 – E’ una vergogna dover constatare che il clero cattolico apre moralmente la strada al nemico, con la lettera pastorale letta domenica scorsa in tutte le chiese cattoliche. Come abbiamo potuto constatare finora, il clero tenta una prima avanzata con questa lettera, prima di attendere la nostra reazione e di trarne le conseguenze per l’avvenire [...] E’ in un altro campo che presenteremo il conto al clero cattolico. Noi proibiamo le sue riviste, rifiutiamo le quantità di carta e gli operai necessari alla pubblicazione dei suoi libri e lo priviamo così, poco a poco, di ogni influenza.
-23 luglio 1941 – Dobbiamo capire che la chiesa cattolica costituisce una Internazionale e che al momento critico, sarà sempre contro di noi.
-12 agosto 1941 – Ricevo ogni giorno nuovi documenti che provano che l’ultima lettera pastorale della chiesa cattolica ha avuto effetti praticamente devastanti negli Stati Uniti. Questi traditori dell’Internazionale nera meriterebbero che si facesse rotolare la loro testa davanti ai piedi.
-23 ottobre 1941 – L’SD mi fa rapporto sulla situazione in cui si trova attualmente il pastore Niemöller [internato à Dachau]... Vi si afferma che sta per convertirsi al cattolicesimo. Sarebbe l’ideale; perché, in quel caso, non sarebbe più un pericolo per noi all’interno del protestantesimo e abbiamo in ogni caso talmente tanti oppositori nel clero cattolico che uno di più non conta.
-14 dicembre 1941 – Il clero è antinazionale. Spera nella sconfitta tedesca per poter eliminare il nazional-socialismo [...]. Il Führer fa i più grandi elogi della religiosità giapponese, che si può assimilare al vero spirito nipponico. Peccato che non abbiamo niente di simile. Per tutta la sua concezione e la sua struttura intellettuale, il cristianesimo sarà sempre opposto ad una visione nazionale forte. E’ che la sua stessa essenza è interamente marcata dal giudaismo... In verità il cristianesimo è una dottrina della decadenza. Per un uomo moderno, non merita che disprezzo intellettuale... Il vescovo Galen, di Münster [l’eroico von Galen, nominato poi cardinale e beatificato nel 2005 da Benedetto XVI] ne è un esempio tipico. Il Führer è determinato a far tabula rasa... quando la coppa sarà piena, il fulmine della collera si abbatterà d’improvviso su questi traditori di principi della chiesa [...] La chiesa protestante si sforza, anche lei, di imitare la cattolica. Il vescovo [luterano] Wurm del Wurtemberg, ha l'ambizione di diventare un secondo Galen. Noi ce la caveremo verosimilmente molto più facilmente con in protestanti che con i cattolici [..]. Io non riesco a capire come una persona che pensa in maniera moderna possa, in assoluto, trovare nel cristianesimo una dottrina adatta alla nostra epoca.
-18 dicembre 1941 – I generali più pii sono quelli che riescono meno. Raeder è troppo pio: è per questo che la nostra marina è così malmessa.
-24 maggio 1942 – Il Führer è inesorabilmente determinato ad annientare le chiese cristiane dopo la vittoria. Nel corso dell’inverno scorso, si sono comportate in modo talmente ignominioso e con una tale malignità, hanno colpito alla schiena con una tale viltà e una tale infamia una nazione combattente che viveva la sua ora più tormentosa, le hanno inferto un colpo di pugnale in modo così viscido, che nessuna riconciliazione è più possibile con quelle. Il Führer vede nascere in questo contesto una crisi ideologica di primo piano, comparabile solo alla fine dell’Antichità.

Fonte: messainlatino.it