Basterebbe uno sguardo buono, uno sguardo che ti riconosce.
Tutti abbiamo bisogno di essere guardati con amore, basterebbe un sorriso, un silenzio che ti ascolta, per farti uscire da quell’ombra che ti rende trasparente, sottile, fino a diventare drammaticamente invisibile.
Tutti i giorni nel nostro volontariato cerchiamo innanzitutto di coltivare uno sguardo capace di fare uscire tante persone dall’ombra dell’anonimato e dell’indifferenza! Non possiamo rimanere inermi d’innanzi a quanti vedi scomparire poco a poco, subissati da una crisi economica, che ti spinge all’improvviso sulla soglia della povertà. Tutti sulla stessa barca, un mare di disagio che non risparmia nessuno. Quando si perde il lavoro e tu diventi fragile e ricattabile, con diritti deboli; quando non ce la fai ad arrivare alla fine del mese nonostante le mille rinunce. Quando ti ammali e non ci sono risorse per dare la speranza. Quando davanti ai tuoi figli devi riconoscere la tua impotenza e di non essere in grado di dare loro un futuro in cui ci sia spazio per una istruzione oltre le scuole superiori. Quando devi rinnovare il permesso di soggiorno e non sai come fare e finisci in un flusso umano, senza nome, senza documenti e quindi senza diritti. Quando vorresti chiedere aiuto e non conosci la lingua del Paese che ti ospita. In questi anni di fronte ad un’emergenza così straordinaria e rapida, il nostro impegno ha cercato di rispondere adeguatamente, facendo nascere nuovi servizi di solidarietà e rafforzando quella tradizione di bene e di accoglienza che non è mai mancata. Nel nostro piccolo cerchiamo d’intercettare i bisogni che non si esauriscono al pacco viveri o al guardaroba, ma investono la dimensione della solitudine dei nostri anziani. I loro diritti e del rapporto con la giustizia. Abbiamo cercato di rispondere a chi si trova nell’incertezza di far valere i propri diritti con un supporto legale, psicologico. Abbiamo rafforzato l’equipe di volontari che offrono un corso linguistico per gli stranieri, affinché attraverso la conoscenza della lingua italiana possano percorrere un sentiero d’integrazione. Tutto questo nostro agire ha un punto di forza, non si esaurisce in un attivismo procedurale, ma vive di uno stile: la forza mite di un ascolto che accoglie, che s’interessa, che ti riconosce la dignità.
Il 6 novembre è la giornata Caritas e siete tutti invitati in Parrocchia, vi aspettiamo, per darci una mano, per regalarci un consiglio, per rafforzare una rete di collaborazione, ma ancora di più vi attendiamo per camminare insieme verso un volontariato che con ritmi costanti testimoni la cultura della solidarietà, mettendo al bando, come uno stile di vita, ogni indifferenza!
Volontaria Caritas
Parrocchia san Pio V