"Chiediamo allo Spirito Santo che ci ispiri gesti e segni profetici che rendano chiaro a tutti che nessuno è escluso dalla misericordia di Dio, che nessuno è mai da Dio abbandonato, ma solo e sempre cercato e amato. La consapevolezza di essere amati rende possibile l'impossibile"
(Conf. Episcopale Lombarda, Lettera alle famiglie, n.28)
Animati dallo stesso desiderio che ha ispirato la bella invocazione tratta dalla Lettera alle famiglie della Conferenza Episcopale Lombarda, nel Consiglio Pastorale ci siamo interrogati sulle diverse situazioni in cui versano le famiglie rispetto al sacramento del matrimonio. In particolare, abbiamo posto attenzione alle famiglie che hanno un matrimonio alle spalle, quali separati, divorziati, risposati o nuovi conviventi, senza dimenticare che molte famiglie del territorio parrocchiale sono anche in condizioni di prima convivenza o di matrimonio solo civile. Ci si è resi conto che su questi temi c'è molta confusione e disinformazione, anche e soprattutto sulle posizioni della Chiesa a riguardo. Ci siamo quindi posti tre obiettivi principali:
• Far emergere queste situazioni, portando all’interno della Chiesa la voce, le problematiche, soprattutto la sofferenza delle famiglie separate.
• Far sentire ai separati che "la Chiesa non li ha dimenticati, tanto meno li rifiuta li considera indegni " (Cardinale Dionigi Tettamanzi)
• Far crescere all’interno della comunità l’accoglienza verso queste persone sofferenti per la percepita distanza dalla Chiesa
Abbiamo inoltre identificato un documento di riferimento, la Lettera del Cardinale Dionigi Tettamanzi:
“Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito”.
Questo documento, infatti, colpisce per:• Lo stile colloquiale, paterno e di accoglienza, lontanissimo da condanne discriminatorie
• La scelta di non eludere gli argomenti anche più delicati: accoglienza, infatti, non vuol dire nascondere le difficoltà, ma affrontarle in modo sereno
• L'affermazione ragionata della posizione della Chiesa sull'argomento, dimostrando come questa affermazione possa essere fatta in modo non accusatorio, facendo sempre riferimento alla parola del Vangelo.
Proponiamo quindi a tutti la lettura di questo breve testo, che può essere trovato in fondo alla chiesa al banco libri.
I membri del Consiglio Pastorale
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