Il commercio equo è una forma di attività commerciale, nella quale l'obiettivo primario non è la massimizzazione del profitto, bensì la lotta allo sfruttamento e alla povertà legate a cause economiche o politiche o sociali.
I due grandi obiettivi del commercio equo e solidale sono:
1) pagare ai produttori del terzo mondo il giusto prezzo per il loro lavoro, eliminando intermediari e sfruttatori, e portandoli a diretto contatto con i consumatori, attraverso cooperative, associazioni e centrali di importazione del commercio alternativo;
2) promuovere la cultura della solidarietà e della giustizia in Europa, attraverso un uso quotidiano consapevole delle risorse del pianeta.
I principi
• Acquistare i prodotti direttamente dalle cooperative di contadini, agricoltori, artigiani, tessitori ecc.
• Garantire per l'acquisto dei prodotti un prezzo adeguato deciso insieme con i medesimi produttori in base ai costi reali di produzione, includendo un margine per gli investimenti in progetti sociali autogestiti.
• Favorire l'acquisto delle materie prime attraverso il pagamento anticipato delle merci.
• Aiutare i produttori a sviluppare e migliorare le proprie tecniche di produzione nel rispetto delle tradizioni locali.
• Stipulare accordi a lungo termine.
I protagonisti
I PRODUTTORI
Artigiani e contadini dell'Asia, dell'Africa e dell'America Latina, ecc organizzati in associazioni o cooperative. Sono circa 1.000.000 persone in 50 diversi paesi. E’ vietata ogni forma di sfruttamento compreso l’uso di manodopera minorile.
LE CENTRALI DI IMPORTAZIONE
Sono circa 100 in tutto il mondo e curano i rapporti con i produttori, l'importazione e la diffusione dei prodotti alle botteghe del mondo o agli altri canali di vendita. In Italia abbiamo CTM/ALTROMERCATO che è la più grossa centrale, poi ne esistono altre 7: Commercio Alternativo, Liberomondo, Equoland, Ravinala, Equomercato, Ram, Roba Dell'altromondo.
LE BOTTEGHE DEL MONDO
Sono gli ultimi distributori, curano il rapporto con il consumatore e perciò, oltre al rapporto commerciale si occupano di sensibilizzazione, informazione e promozione culturale. In Italia, i punti vendita che trattano prodotti solidali sono 5100. Le persone coinvolte tra dipendenti, volontari, soci e cooperative, sono 60 mila.
I CONSUM"ATTORI"
Hanno un ruolo fondamentale nella catena del commercio, e a maggior ragione del commercio equo e solidale. Essi scelgono di acquistare un prodotto equo, il che comporta un'azione etica e di giustizia. Più che semplici consumatori, è più corretto definirli consum”attori".
I MARCHI DI GARANZIA
Organizzazioni che hanno il compito di controllare e certificare che il lavoro svolto dai produttori sia secondo i criteri del commercio equo e solidale.
L`AMBIENTE
La manifattura dei prodotti avviene utilizzando materie prime locali e rinnovabili. Il consumo energetico per affrontare la produzione ed il trasporto delle materie finite viene attentamente valutato sotto il profilo ambientale. Vengono innanzitutto promosse le lavorazioni che rispettano la cultura locale e che utilizzano tecnologie appropriate ai paesi di produzione. Nell'ambito delle culture agricole sono preferite quelle di tipo organico-biologico, nel rispetto dell'ambiente e dei consumatori.