domenica 18 marzo 2007

Dal Consiglio Pastorale alla Comunità.......in ascolto per servire

Sabato 10 marzo, si è riunito il Consiglio Pastorale allargato ad alcuni fedeli che da tempo incontrano persone della parrocchia per i più svariati motivi (preparazione dei genitori al battesimo dei bimbi, cammino dei fidanzati verso il matrimonio, gruppi familiari, vicinanza agli anziani). Il motivo dell'incontro era quello di rispondere all'invito del nostro Arcivescovo che chiede alle comunità parrocchiali di entrare in ascolto dei vissuti della gente nei problemi concreti che incontra quotidianamente (relazioni di coppia - educazione dei figli - il lavoro - il cammino affettivo dei ragazzi e dei giovani - il matrimonio e la vita familiare nell'odierno contesto ecclesiale e sociale). Si è creato un atteggiamento d'ascolto e di accoglienza vicendevole, sono state ascoltate le esperienze di vissuto di chi entra in amicizia con tanti anziani soli (progetto Formica) , l'esperienza significativa e commovente di un ritorno alla fede e alla via ecclesiale dopo anni di lontananza. La mattina di sabato è servita come prima  esperienza di un ascolto allargato all'intera comunità.
Il Consiglio Pastorale - proprio per meglio servire la comunità - proporrà un incontro a tutti coloro che nella comunità desiderano comunicare gioie e problemi. In particolare chi, vivendo situazioni familiari non consacrate dal Sacramento del Matrimonio, rischia di sentire lontana la comunità cristiana e perfino il Signore.

venerdì 16 marzo 2007

Cos’è il commercio equo-solidale

Il commercio equo è una forma di attività commerciale, nella quale l'obiettivo primario non è la massimizzazione del profitto, bensì la lotta allo sfruttamento e alla povertà legate a cause economiche o politiche o sociali.
I due grandi obiettivi del commercio equo e solidale sono:
1) pagare ai produttori del terzo mondo il giusto prezzo per il loro lavoro, eliminando intermediari e sfruttatori, e portandoli a diretto contatto con i consumatori, attraverso cooperative, associazioni e centrali di importazione del commercio alternativo;
2) promuovere la cultura della solidarietà e della giustizia in Europa, attraverso un uso quotidiano consapevole delle risorse del pianeta.
I principi
• Acquistare i prodotti direttamente dalle cooperative di contadini, agricoltori, artigiani, tessitori ecc.
• Garantire per l'acquisto dei prodotti un prezzo adeguato deciso insieme con i medesimi produttori in base ai costi reali di produzione, includendo un margine per gli investimenti in progetti sociali autogestiti.
• Favorire l'acquisto delle materie prime attraverso il pagamento anticipato delle merci.
• Aiutare i produttori a sviluppare e migliorare le proprie tecniche di produzione nel rispetto delle tradizioni locali.
• Stipulare accordi a lungo termine.
I protagonisti
I PRODUTTORI
Artigiani e contadini dell'Asia, dell'Africa e dell'America Latina, ecc organizzati in associazioni o cooperative. Sono circa 1.000.000 persone in 50 diversi paesi. E’ vietata ogni forma di sfruttamento compreso l’uso di manodopera minorile.
LE CENTRALI DI IMPORTAZIONE
Sono circa 100 in tutto il mondo e curano i rapporti con i produttori, l'importazione e la diffusione dei prodotti alle botteghe del mondo o agli altri canali di vendita. In Italia abbiamo CTM/ALTROMERCATO che è la più grossa centrale, poi ne esistono altre 7: Commercio Alternativo, Liberomondo, Equoland, Ravinala, Equomercato, Ram, Roba Dell'altromondo.
LE BOTTEGHE DEL MONDO
Sono gli ultimi distributori, curano il rapporto con il consumatore e perciò, oltre al rapporto commerciale si occupano di sensibilizzazione, informazione e promozione culturale. In Italia, i punti vendita che trattano prodotti solidali sono 5100. Le persone coinvolte tra dipendenti, volontari, soci e cooperative, sono 60 mila.
I CONSUM"ATTORI"
Hanno un ruolo fondamentale nella catena del commercio, e a maggior ragione del commercio equo e solidale. Essi scelgono di acquistare un prodotto equo, il che comporta un'azione etica e di giustizia. Più che semplici consumatori, è più corretto definirli consum”attori".
I MARCHI DI GARANZIA
Organizzazioni che hanno il compito di controllare e certificare che il lavoro svolto dai produttori sia secondo i criteri del commercio equo e solidale.
L`AMBIENTE
La manifattura dei prodotti avviene utilizzando materie prime locali e rinnovabili. Il consumo energetico per affrontare la produzione ed il trasporto delle materie finite viene attentamente valutato sotto il profilo ambientale. Vengono innanzitutto promosse le lavorazioni che rispettano la cultura locale e che utilizzano tecnologie appropriate ai paesi di produzione. Nell'ambito delle culture agricole sono preferite quelle di tipo organico-biologico, nel rispetto dell'ambiente e dei consumatori.