lunedì 15 gennaio 2007

Progetto Formica



Il progetto Formica ha preso il nome da Giovanni Formica, uomo che ha potuto, dopo una vita agitata e difficile, conoscere la serenità grazie alla vicinanza e alla relazione col prossimo.
E’ nato dall’intuizione relativa alla solitudine, come madre di tutti i mali, riscontrata nel quartiere e precisamente nelle case popolari, dove vive un’alta percentuale di anziani soli.
Inizialmente l’obiettivo prefissato era il visitare le persone più sole per aiutarle a relazionarsi e ad abbattere barriere di paure, incomprensioni, costruite attraverso anni di solitudine. Infatti, nonostante la presenza di parenti, la maggior parte di loro versa in stati di profonda indigenza.
Ci siamo poi resi conto della necessità di essere presenti in modo capillare e costante, sviluppatasi col tempo in un affiancamento sia nella quotidianità ( visite mediche, aiuto nella spesa, compilazione di documenti, ecc.), sia nella condivisione di momenti di vita vissuta (ricordo del compleanno, feste comunitarie, passeggiate, ecc.).
Prepariamo incontri soprattutto in occasione di ricorrenze religiose, con degustazione di dolci fatti in casa, nei locali dell’associazione L. Berardi .
Tutti gli abitanti del quartiere sono avvisati da locandine poste nelle portinerie.
Sempre alla sede della stessa associazione ci ritroviamo per incontri di ginnastica senza età ad indirizzo psicomotorio, guidati da un competente professionista, una volta la settimana (il venerdì mattina).
E’un momento di aggregazione importante, dove la cura del corpo e la gioia dei piccoli successi fisici alleviano la paura di invecchiare da soli.
Altra occasione di comunione è costituita dai soggiorni estivi in località collinari.
Tra i piccoli gruppi di partecipanti si genera un’atmosfera di familiarità che sa di antico e che rasserena gli spiriti.
La condivisione del saluto al mattino, della colazione in compagnia e le passeggiate nella natura aiuta ciascuno a sentirsi partecipe della vita dell’altro; rientrando in città si ha la consapevolezza di poter continuare questa relazione costruita nella conoscenza reciproca.
Organizziamo nel mese di maggio, mese dedicato a Maria, i rosari nei cortili; per permettere anche alle persone più sofferenti e disabili di godere di momenti di comunione e partecipazione alla vita comunitaria.
Siamo inoltre accanto a loro per aiutarli a riscoprire la gioia di organizzare saltuariamente incontri nei loro appartamenti, dove, degustando un tè in compagnia, si raccontano ricordando episodi legati al loro passato.
Il nostro desiderio è quello di riscoprire la genuina felicità del ritrovarsi per riuscire a guardare alla persona andando oltre gli abbrutimenti causati da anni di fatiche e di difficoltà, nella certezza che esiste la possibilità di VIVERE e non solo di SOPRAVVIVERE !
Non siamo un’associazione ONLUS con statuto proprio, ma unicamente un gruppo di persone conosciutesi in parrocchia , con gli stessi desideri operativi e avendo come referente l’amica Mirella che, per prima, con l’intuizione di don Luciano, ha fatto si che questo sogno diventasse una splendida realta’.
Mirella e i volontari del progetto Formica