venerdì 20 febbraio 2015

Grandezza di S. Michele nel Nome


I. Considera come il nome di S. Michele Arcan­gelo è mirabile. Quando Manue, padre di Sansone, Lo interrogò, l'Angelo rispose: Il mio nome è mi­rabile. E veramente mirabile è il nome di San Michele, in qualunque modo s'interpreti. In primo luogo può significare due cose che sembrano con­trarie, cioè Umiltà di Dio e Castigo di Dio. Può significare Umiltà di Dio per la somma degnazione con cui S. Michele si volge ai piccoli e ai tribolati, amando gli umili e sollevando i pusillanimi. Può significare anche castigo di Dio per il terrore che incute ai superstiti, come la interpreta S. Panta­leone. Tale è S. Michele. Egli si abbassò a consolare Adamo peccatore, a confortare Giacobbe, a nu­trire ed incoraggiare Elia, a custodire Daniele tra i leoni, ma fu anche il terrore di Satana e il vin­citore dei demoni.

II. Considera quanto è mirabile e misterioso il nome di S. Michele che può significare anche Dife­sa. Egli con la sua presenza e protezione consola tutti, difende dai demoni con sovrana efficacia, aiuta con immense possibilità, non si ritira mai dal pre­stare soccorso a chi lo domanda. L'invocano i pic­coli, l'invocano i deboli e gli umili: a tutti il glo­rioso Arcangelo porge il suo braccio.

III. Considera come la significazione propria del nome di Michele è : Quis ut Deus? Chi è come Dio? Ciò esprime la sua grande umiltà in tanti doni di natura, di grazia e di gloria. Pur essendo Egli lo Spirito più nobile di tutti gli Spiriti, si sti­ma come un nulla innanzi a Dio, é con tale umilia­zione glorifica ed esalta Dio, dicendo insieme a Da­vide: «Quanto ho e posseggo, o Signore, mi spinge a dire che nessuno può rassomigliare a Voi». Impara, o cristiano, a venerare il nome di Michele procura di pronunziarlo con rispetto e con fiducia, ogni volta che il demonio ti minaccia o la tribo­lazione ti angustia, e ne sperimenterai mirabili ef­fetti.

APPARIZIONE DI S. MICHELE IN VARI LUOGHI

Nella Turingia a S. Bonifacio Apostolo di quelle parti, mentre combatteva alcuni eretici, apparve S. Michele Arcangelo con la Croce incoraggiandolo alla difesa della cattolica dottrina; in suo onore S. Boni­facio fece edificare un sontuoso tempio.

Nell'Austria apparve S. Michele alla B. Benve­nuta, la quale si adoperò a riaccendere la divozione verso il celeste Principe là dove si andava estin­guendo.

Nella Svezia apparve S. Michele Arcangelo a S. Brigida e l'indusse con sua figlia Catenina a recarsi sul Gargano ove sentì i canti angelici.

Nella Fiandra apparve ad un santo Vescovo affin­chè questi gli edificasse una chiesa; là S. Michele vie­ne molto venerato per i molti miracoli da lui com­piuti.

Nella Polonia apparve chiaramente in sogno a Lesco Negro Duca di Cracovia e di Sandomiria e lo confortò assicurandogli la vittoria contro gli Jacziuin­ci e i Lituani. E così avvenne. Infatti dopo averli inseguiti mise a morte quasi tutti i primi, ed i secondi in gran parte perirono per i vari disagi, si uccisero da se stessi, ma dei polacchi nessuno peri, cosicché S. Mi­chele fu proclamato speciale protettore di quel Regno.

In Ungheria apparve S. Michele sotto Belisario e promise e diede trionfo e vittoria ai cristiani con la sconfitta del poderoso esercito di Maometto II, impe­ratore dei Turchi.

PREGHIERA

O ammirabile Principe, gloriosissimo S. Miche il vostro nome è eccelso, grande e meraviglioso: sia sempre benedetto Dio, che Vi diede nome si gran­de, che dopo quello di Gesù e di Maria SS. non c'è tra le creature altro nome sì ammirabile e potente. DegnateVi farmi sperimentare quei portentosi aiuti, di cui Vi arricchì la mano di Dio. Il vostro nome sia il mio aiuto nei pericoli, il sostegno nelle cadute, il sollievo nelle angustie, il conforto nelle tribola­zioni, e lo scudo di difesa contro i nemici infernali in vita ed in morte. Così sia.

SALUTAZIONE

Io Vi saluto, o S. Michele; veneranda virtù e dolce nome.

FIORETTO

Dirai per nove volte: Sia benedetto il nome di S. Mi­chele Arcangelo e reciterai nove Gloria Patri alla SS. Tri­nità in ringraziamento del nome dato al Principe degli Angeli.

Preghiamo l’Angelo Custode: Angelo di Dio, che sei il mio custode, illu­mina, custodisci, reggi e governa me, che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen.
Angelo, mio custode, infaticabile collaboratore della mia salvezza eterna che mi elargisci in ogni momento innumerevoli benefici, ti saluto e ti ringrazio, insieme a tutto il coro dei Serafini che, accesi della divina carità, sono eletti ad infiammare i nostri cuori. Ti prego di accendere nell'ani­ma mia una scintilla di quello stesso angeli­co amore affinché, distrutto in me tutto quel­lo che é del mondo e secondo la carne, possa, senza ostacolo, contemplare le cose celesti. Dopo aver corrisposto, sempre fedel­mente la tua amorevole premura su questa terra, possa lodarti, ringraziarti e amarti nel Regno dei Cieli. Amen. Angelo di Dio

fonte: preghieregesuemaria




venerdì 13 febbraio 2015

La statua della Madonna non c’è, ma la gente la vede, santuario di Nostra Signora di Lourdes ad Alta Gracia (Argentina)

Questa è la statua che originariamente si trovava nella nicchia ed ora è stata rimossa

Può sembrare incredibile, ma è vero. Nella nicchia della pala d’altare di una cappella del santuario di Nostra Signora di Lourdes ad Alta Gracia (Argentina) non c’è alcuna statua della Vergine, ma di fatto si può vedere la sua immagine anche se è stato verificato che il luogo è vuoto.
L’immagine non è piatta ma in rilievo, tridimensionale; si possono avvertire le pieghe del vestito. Assomiglia a un’olografia. Non è un’illusione psicologica frutto della devozione esaltata di alcuni pellegrini.
Tutti coloro che si recano al santuario – credenti o meno – la vedono, e resta registrata nelle fotografie che vengono scattate.

L’immagine si vede molto bene dalla porta d’ingresso e svanisce avvicinandosi all’altare.

Qui si vede chiaramente l’immagine della statua nella nicchia (ma la statua non c’è)


La cappella è stata costruita e benedetta nel 1927, e per molti anni al centro della pala d’altare c’è stata una statua della Madonna di Lourdes. Nell’agosto 2011 la statua è stata tolta dalla nicchia per essere restaurata. Uno dei sacerdoti del santuario si accingeva a chiudere la cappella e dalla porta principale ha visto un’immagine che sembrava di gesso nel luogo che prima era occupato dalla statua. Si è avvicinato e man mano che lo faceva vedeva che l’immagine svaniva. La statua non era lì, ma dove era stata riposta.
Di fronte al fenomeno, visibile per chiunque si rechi sul posto, i frati carmelitani scalzi del santuario di Nostra Signora di Lourdes hanno diffuso un comunicato in cui affermavano: “La manifestazione dell’immagine della Santissima Vergine Maria non ha finora una spiegazione razionale. Deve essere interpretata dal popolo di Dio come un segno per aumentare e approfondire la fede cristiana e suscitare nel cuore degli uomini la conversione all’amore di Dio e la partecipazione alla vita della Chiesa”.

Avvicinandosi all’altare si può notare che l’immagine della statua scompare

La cappella si trova in un ampio edificio situato in un parco di vari ettari nel quale nel 1916 è stata inaugurata una replica della grotta di Massabielle, a Lourdes, in cui la Vergine è apparsa nel 1858 a Santa Bernadette Soubirous.
Il progetto e la realizzazione sono stati a carico di Guillermina Achával Rodríguez de Goyena e Delfina Bunge de Gálvez, scrittrice e moglie dello scrittore Manuel Gálvez.
Da quando è stata costruita la grotta, il luogo è diventato meta di pellegrinaggio con crescenti manifestazioni d’amore per la Madre di Dio. Nel 1922 è stata formata una commissione per costruire accanto alla grotta una cappella, la cui pietra angolare è stata collocata nel 1924 e che è stata benedetta dall’allora vescovo di Córdoba, monsignor José Anselmo Luque, nel 1927.


Il fenomeno è visibile da tutti, ed è anche fotografabile

fonte: Aleteia / Aica Agencia Informativa Católica Argentina