mercoledì 2 maggio 2012

Maggio, il mese della Madre - Pagetti Elena

Maggio è uno dei mesi più belli dell’anno. La natura è pronta per sbocciare nella pienezza del suo rigoglio, l’attività silenziosa operata dalla linfa negli alberi si rende visibile al nostro sguardo. Sbocciano le rose. I loro boccioli sveleranno pian piano la bellezza segreta, ancora nascosta tra le piccole foglie che li avvolgono e presto splenderanno nella luce dei loro colori. La rosa sbocciata è interpretata come immagine della gioventù che svela l’entusiasmante promessa della vita.
Il mese di maggio è dedicato a Maria ed è compreso nel tempo pasquale, sotto la luce della Risurrezione. Si apre con la memoria e la protezione di San Giuseppe - custode di Maria e di Gesù e per questo custode delle promesse fatte da Dio-, per procedere poi nella memoria della Vergine Madre. La Madonna, Rosa Mistica, porta nel mondo la Bellezza, illumina la realtà di una luce pura, dono della Grazia. “La Madonna è il fiore più bello che si sia mai visto nel mondo spirituale”, ha scritto il cardinal Newman, è la regina dei Santi, così come, nel mondo naturale, la rosa è regina dei fiori. Senza lo splendore della Vergine il mondo sarebbe buio e l’uomo immerso in una solitudine cupa. Per questo, un mese in Sua memoria, è un dono da scoprire.
Rivolgersi a Maria ha un effetto potente sull’anima. È la rottura profonda del sentimento di disperazione che occupa il cuore quando avverte il peso della solitudine suprema: la lontananza di Dio dalla vita. Attraverso la Maternità di Maria, il mese di maggio è la riproposta di un rapporto con Colei che ha prestato la Sua carne per l’Incarnazione del Verbo di Dio, Logos creatore.
Maria ci riporta Dio vicino attraverso Suo Figlio Gesù. Perciò è il dono di un Amore che non ci abbandona. Rivolgerci a Lei con la preghiera è stabilire un rapporto con una Presenza reale che ci accompagna e di cui avvertiamo la necessità nell’esigenza del nostro cuore di trovare ciò che lo può compiere. Siamo domanda, desiderio insaziabile. Niente ci compie di ciò che non dura. Solo l’Eterno è per noi. Maria ci ricorda che siamo fatti per il cielo. Nella desolazione in cui è sprofondato il nostro tempo, nel nichilismo diffuso, diventato forma comune di pensiero che ha imposto una solitudine cieca a chi lo abbraccia, sapere di avere una Madre è possibilità di tornare a sperare. “Se’ di speranza fontana vivace”, dice l’inno alla Vergine di Dante. Tornare tra le braccia della Madre è come tornare all’origine del nostro stesso essere, è tornare all’innocenza. Il nostro cuore ha bisogno di pulizia e di semplicità. Per questo onoriamo la Madre, perché ci partecipi della sua purezza e della sua semplicità. Recita la preghiera di Padre Grandmaison: “Santa Maria, Madre di Dio, conservami un cuore di fanciullo puro e limpido come acqua di sorgente. Ottienimi un cuore semplice, che non si ripieghi ad assaporare le proprie tristezze. Un cuore magnanimo nel donarsi, facile alla compassione. Un cuore fedele e generoso, che non dimentichi alcun bene e non serbi rancore di alcun male. Formami un cuore dolce e umile, che ami senza esigere di essere riamato, contento di scomparire in altri cuori sacrificandosi davanti al Tuo Divin Figlio. Un cuore grande indomabile, così che nessuna ingratitudine lo possa chiudere e nessuna indifferenza lo possa stancare. Un cuore tormentato dalla Gloria di Cristo, ferito dal Suo Amore, con una piaga che non si rimargini se non in cielo”.

(Pagetti  Elena)
Regina caeli, laetare, alleluia!
Quia quem meruisti portare, alleluia!
Resurrexit, sicut dixit, alleluia!
... Ora pro nobis Deum, alleluia!
V. Gaude et laetare, Virgo Maria, alleluia!
R. Quia surrexit Dominus vere, alleluia!
Oremus: Deus, qui per resurrectionem Filii tui Domini nostri Iesu Christi mundum laetificare dignatus es, praesta, quaesumus, ut per eius Genitricem Virginem Mariam perpetuae capiamus gaudia vitae. Per eundem Christum Dominum nostrum. Amen.

Regina del cielo, rallegrati, alleluia!
Cristo, che hai portato nel grembo, alleluia!
È risorto, come aveva promesso, alleluia!
Prega il Signore per noi, alleluia!
V. Gioisci e rallegrati, Vergine Maria, alleluia!
R. Poiché il Signore è veramente risorto, alleluia!
Preghiamo: O Dio, che nella gloriosa risurrezione del tuo Figlio hai ridato la gioia al mondo intero, per intercessione di Maria Vergine concedi a noi di godere la gioia della vita senza fine. Per Cristo nostro Signore. Amen.

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