domenica 6 maggio 2012

Le tensioni - Padre Jean Vanier

Le tensioni sono momenti necessari nella crescita e nell’ approfondimento di una comunità. Esse risultano dai conflitti personali, conflitti nati dal rifiuto della crescita e dell'evoluzione personale e comunitaria, conflitti fra gli egoismi delle diverse persone, dovuti alla diminuzione della gratuità nell'insieme della comunità, dovuti ai diversi temperamenti e alle difficoltà psicologiche di ognuno. Queste tensioni sono naturali.

Ognuna di queste tensioni mette l'intera comunità e ogni suo membro davanti alla propria povertà, alle proprie incapacità, stanchezze, aggressività e atteggiamenti depressivi. Questo può diventare un tempo importante, quello di una presa di coscienza del fatto che il tesoro della comunità è in pericolo. Quando tutto va bene, quando la comunità crede di vivere un successo, i suoi membri rischiano di lasciarsi andare nelle loro energie d’amore. Sono meno attenti gli uni agli altri. Le tensioni li obbligano a tornare alla realtà della loro povertà, e a prendere delle adeguate misure di preghiera, di dialogo, di pazienza e di sforzo per superare la crisi e ritrovare l'unità perduta.

Esse fanno capire che la comunità è più di una realtà umana, che ha bisogno dello spirito di Dio per vivere e approfondirsi. Esse segnano anche, molto spesso delle tappe necessarie verso un'unità più grande, rivelando delle fratture che obbligano a una rieducazione, a una riorganizzazione, a una maggiore umiltà. L'esplosione a volte brutale non fa altro che rivelare una reale tensione che era latente. Solo quando esplode la tensione è possibile cercare di curarne la causa fino alle radici.

Non c'è nulla che pregiudichi la vita comunitaria come mascherare le tensioni, fare come se non esistessero, nasconderle dietro segni di cortesia e fuggire la realtà e il dialogo. Una tensione o un turbamento possono essere il segno della venuta prossima di una nuova grazia di Dio. Annunciano un passaggio di Dio nella comunità.



(Padre Jean Vanier)
Fonte: "La comunità luogo del perdono e della festa"di Jean Vanier, Ed.JakaBook, 1991

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