sabato 30 luglio 2011

Un esercizio spirituale: la vacanza – Padre Anthony de Mello

Immagino di ritirarmi in un posto solitario per fare a me stesso il dono della solitudine, perché la solitudine è un tempo nel quale vedo le cose come sono.
Quali sono le piccole cose nella vita che la mancanza di solitudine ha eccessivamente ingigantito?
Quali sono le cose veramente importanti per le quali trovo troppo poco tempo?
La solitudine è un tempo per prendere decisioni.
Quali decisioni devo prendere o riconsiderare in questo particolare momento della mia vita?
Ora decido che tipo di giornata sarà oggi.
Sarà una giornata per fare?
Faccio un elenco delle cose che voglio veramente fare oggi.
Sarà anche una giornata per essere, nessuno sforzo per ottenere risultati, per fare cose, per guadagnare o possedere, ma solo per essere?
La mia vita non porterà frutto finché non avrò imparato l'arte di non coltivare, l'arte di "perdere" tempo in modo creativo.
Così decido quanto tempo dedicare al gioco, ad interessi senza scopo ed improduttivi, al silenzio, all'intimità, al riposo.
E domando a me stesso che cosa assaporerò oggi, che cosa toccherò, odorerò, ascolterò e vedrò.

(Padre Anthony de Mello)
Fonte: Alle sorgenti

martedì 12 luglio 2011

Scola: “Attraverso il papa Benedetto XVI l’obbedienza mia e vostra è a Cristo Gesù."

“Ho accolto questa decisione del Papa, perché è il Papa”, sono state le sue prime parole. Voi comprenderete quanto la notizia, che mi è stata comunicata solo qualche giorno fa, trovi il mio cuore ancora oggi in un certo travaglio. Lasciare Venezia dopo quasi dieci anni domanda sacrificio. D’altro canto la Chiesa di Milano è la mia Chiesa madre. In essa sono nato e sono stato simultaneamente svezzato alla vita e alla fede. L’obbedienza è l’appiglio sicuro per la serena certezza di questo passo a cui sono chiamato. "

Attraverso il papa Benedetto XVI l’obbedienza mia e vostra è a Cristo Gesù.Per lui e solo per lui io sono mandato a voi. E comunicare la bellezza, la verità e la bontà di Gesù risorto è l’unico scopo dell’esistenza della Chiesa e del ministero dei suoi pastori”.

Questo il primo messaggio del nuovo arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola che Benedetto XVI ha ufficialmente nominato oggi, nonostante il suo nome fosse stato già stato largamente preannunciato dai vaticanisti. L’oramai ex Patriarca di Venezia, prende il posto del cardinale Dionigi Tettamanzi, che ha guidato la diocesi del capoluogo lombardo dal 2002. Il nuovo arcivescovo, 70 anni, è un teologo ed è stato anche rettore della Pontificia università lateranense a Roma.
L’ingresso di Scola avverrà con molta probabilità nella seconda metà di settembre.
Mentre le campane del Duomo suonavano a festa, e ne avevano motivi di che suonare!!!, l’arcivescovo di Milano, dopo aver ringraziato il Papa per i due anni di proroga nell’incarico ha salutato il suo successore. “Sono lieto di trasmettere il testimone della guida pastorale di questa splendida chiesa al carissimo confratello cardinale Angelo Scola”.