venerdì 30 aprile 2010

foto dell'incontro con il vaticanista A. Tornielli

La Sindone - Incontro con A.Tornielli on PhotoPeach

giovedì 29 aprile 2010

Incontri per catechisti, educatori - Il Signore è vicino a chi ha un cuore ferito

Servizio Diocesano della Famiglia
Zona Pastorale 1 - Decanato Venezia

"IL SIGNORE E' VICINO A CHI HA IL CUORE FERITO"

Tre incontri per promuovere un'attenzione verso le persone separate, divorziate, risposate.

La proposta è rivolta ai decanati "Milano est", ed in particolare a coloro che operano in parrocchia, nella scuola, nel sociale ed a quanti vogliono approfondire e confrontarsi sul tema della pastorale delle persone separate, divorziate, risposate.
Tutti gli incontri si terranno alle ore 21 presso il Salone Gregorianum della parrocchia San Gregorio Magno, Via Settala 25, Milano (MM1 Venezia - MM2 Centrale - Tram 1 - 5 - 33)

Giovedì 13 maggio
Famiglie in difficoltà. Aspetti psicologici e relazionali
Relatrice: Dott:ssa Rosita Marinoni, psicologa
Giovedì 20 maggio
Legami spezzati ed accompagnamento nella comunità cristiana: la disciplina della chiesa e la prassi pastorale
Relatore: Prof. Don Aristide Fumagalli, teologo
Giovedì 27 maggio
Esperienze di accompagnamento nelle situazioni familiari difficili
Relatori: Silvia Rocco (Famiglie Separate Cristiane)
Elisabetta e Franco Rivolta (Responsabili in Milano della Pastorale per separati, divorziati,risposati)

Le iscrizioni si raccoglieranno in loco.
Per informazioni:
Elisabetta e Franco Rivolta - tel 02 4566102
Anna e Francesco Caporali - tel 02 29515960
Rosanna e Alberto Dei Poli - tel 02 67078238
Don Natale Castelli - tel 347 8517657
Don Sergio Tomasello - tel 339 2752279

sabato 17 aprile 2010

Mons. Barbareschi - Una vita da Medaglia d'oro

Su gentile concessione di QUATTRO, Giornale di informazione e cultura della Zona 4 Vittoria Forlanini, articolo firmato da Giacomo Perego


L'incontro con Giovanni Barbareschi, monsignore della Diocesi, è sempre gratificante. L'ascoltare ciò che ha ancora da dire è estremamente stimolante e si rimane come incantati dalle sue parole così soppesate. Stenta a classificare, tra le innumerovoli cose che lo hanno visto protagonista, cose belle e negative, ma, piuttosto, dice che "esperienza più bella, per me non ha significato. Esperienza più significativa: accetto." Ma come si fa a trovare l'esperienza più significativa di tutta una vita, e di una veramente vissuta e gustata, come quella di don Giovanni? Un gusto, un amore per la libertà che lo hanno portato a fare ciò che ha fatto e per cui la provincia di Milano ha deciso di assegnargli il Premio Isimbardi 2009 nella giornata della riconoscenza, il 18 dicembre. La motivazione del conferimento sta nel ruolo di educatore, punto di riferimento per numerose generazioni di giovani di ieri ma anche di oggi. E come fare a non venire travolti da quella sequenza di vicende personali così cariche di ideali, fede e passione? Tutto comincia il 17 marzo 1943, stazione di Udine, quando don Giovanni incontra Don Carlo Gnocchi di ritorno dalla Russia. "Con don Carlo abbiamo fatto la resistenza assieme, insieme abbiamo salvato ebrei, assieme abbiamo fatto documenti falsi, per salvare ebrei. Siamo diventati molto amici, durante la resistenza.Poi le nostre vie si sono un pò separate, ma quando lui si è accorto di non stare bene, dicembre '55 il Cardinale Montini va a trovarlo e gli dice: cosa posso fare per te? e lui chiede che il mio amico don Giovanni possa essere esonerato da qualsiasi altro impegno sacerdotale e possa restare con me per aiutarmi a morire bene. E sono rimasto, per due mesi. La prima parte dalla mattina alla sera, poi il 3 gennaio 1956, sono le 8 di sera, io sto salutandolo per andare via, lui mi dice: no, non andar via stasera! Sta chì, perchè gù paura....e da allora non l'ho più lasciato. Nè di giorno, nè di notte. E' uscito dalla clinica Columbus in una bara, che anch'io portavo". Ribelle per amore, è incarcerato a S.Vittore la sera dopo la sua prima messa. Scrive in clandestinità il Ribelle. Viene catturato più volte e internato, dopo la guerra è assistente ecclesiastico per la FUCI e l'AGESCI, insegnante per oltre 30 anni al liceo Manzoni. Da diversi anni è legato con particolare affetto alla parrocchia di S.Pio V (via Ennio) in cui vi celebra la messa ogni domenica alle ore 18.00. Come dunque dare torto a un riconoscimento del genere? E come non restare affascinati da una simile storia?

domenica 11 aprile 2010

Caritas - Centro d'ascolto per le dipendenze da gioco

Su gentile concessione di QUATTRO, Giornale di informazione e cultura della Zona 4 Vittoria Forlanini, articolo firmato da Sara Capardoni





Quante volte entrando nel bar troviamo qualcuno intento a giocare alle macchinette? Un passatempo come un altro, pensiamo. Cifre modeste per sfidare la fortuna, distrazione leggera........Spesso la smania di vincere invece diventa insistente, le cifre aumentano e non se ne può più fare a meno. Diventa un'ossessione, una dipendenza, una malattia. Don Giovanni Pauciullo, sacerdote della Parrocchia San Pio V non ha sottovalutato il problema e insieme a volontari esperti ha allestito un gruppo di mutuo soccorso per le vittime del gioco. Uno sportello di ascolto è attivo nella Parrocchia già da diversi anni, ma da settembre si sta specializzando in questo ambito troppo spesso dimenticato. Seguendo l'iniziativa della Caritas che guarda alle nuove povertà, i volontari della San Pio hanno riscontrato che la crisi ha coinvolto, oltre alle persone straniere, anche tanti italiani che si sono visti scivolare nella difficoltà economica al punto da dover chiedere aiuto. Successivamente, studiando i diversi casi per intervenire nelle situazioni in modo opportuno, hanno scoperto che dietro a questa difficoltà si nascondeva il problema del gioco. "Abbiamo iniziato a monitorare il nostro quartiere e ci siamo accorti che situazioni di questo tipo erano più numerose di quello che pensavamo. Dopo una ricerca, abbiamo visto che in città non ci sono associazioni che si occupano specificatamente del problema, allora abbiamo deciso di aprire uno sportello di ascolto dedicato proprio a questo" ci dice don Giovanni. La dipendenza da gioco è trasversale, colpisce tutti indistintamente: uomini e donne, giovani e anziani. La tendenza generale è quella di chiudere gli occhi e far finta di niente. La difficoltà maggiore sta nel fatto che chi soffre di questa malattia, perchè di malattia si può parlare, la maggior parte delle volte non se ne rende conto finchè la situazione non è già molto grave. Al posto di affrontare il problema e chiedere aiuto, i "giocatori" si nascondono rifugiandosi in bar lontani dalla propria zona per evitare di incappare in conoscenti ma anche, e soprattutto, nei familiari. Consapevoli di fare qualcosa di "sbagliato", non trovano la forza di smettere, anzi, le cifre investite crescono e il distacco dalla realtà si fa sempre più ampio. Al Centro di Ascolto della Parrocchia innazitutto si possono trovare persone competenti con cui poter parlare: psicologi, psicoterapeuti e avvocati per risolvere le questioni più delicate. L'equipe che si sta consolidando intende farsi conoscere così che ci sia una consapevolezza del fenomeno della dipendenza da gioco e che chi ne sia colpito sappia a chi rivolgersi. "Ogni periodo, ogni territorio, ha forme di povertà differenti e il concetto di povertà cambia. Emergono così problemi nuovi e diversi che possono essere affrontati dialogando con la modernità e cercando una certa duttilità per poter aiutare con competenza". Questo quello che don Giovanni e i volontari della San Pio V si propongono di fare.
Centro di Ascolto aperto tutti i venerdì dalle 9.30 alle 12.00 in via Lattanzio 60 presso la Caritas.
Numero di telefono per richiedere un appuntamento riservato: 331 4787036

sabato 10 aprile 2010

Ultime dal Consiglio Pastorale

Il Consiglio è riunito in seduta straordinaria il 17 febbraio u.s. All’ordine del giorno la presentazione del bilancio parrocchiale 2009 già approvato dal Consiglio degli Affari Economici.
Per la ragioneria sono presenti: Ileana Cremoncini e Pietrobelli Antonio.
Copia del bilancio viene data in visione a tutti i consiglieri.
Il bilancio viene visto in dettaglio e le domande sono numerose.
Il parroco comunica che a fine marzo scade il contratto con la Soc. Filodrammatici che ha attualmente in gestione il teatro, subentrerà nella gestione la società Pacta. Al momento c’è un ritardo nei pagamenti dell’affitto da parte della soc. Filodrammatici, ma si è già arrivati ad un accordo e nel giro di pochi mesi si auspica che verrà tutto saldato.
Da oltre un decennio l’onlus Cena dell’Amicizia organizza al martedì sera la cena per i poveri; a questa onlus la parrocchia non chiede l’affitto per l’utilizzo del salone.
Elevata è la bolletta della luce. Per quel che riguarda il campo di calcio si sta attenti che le luci siano spente la notte. Talvolta capita che l’impianto di accensione/spegnimento (automatizzato ed elettronico) venga spento utilizzando il telecomando, ma basta cliccare involontariamente due volte e l’impianto si spegne, le luci si raffreddano e poi si riaccendono.
Elevata anche la bolletta dell’acqua. Sono stati fatti innumerevoli controlli per trovare un'eventuale perdita d'acqua, ma non si è giunti a nulla. Il parroco, sorridendo, ritiene che quello dell’acqua sia uno dei grandi misteri di San Pio V.
Le risposte sono ritenute esaustive e il bilancio verrà inviato nei prossimi giorni all’ufficio amministrativo diocesano.
Il parroco comunica che il prossimo consiglio pastorale sarà il 16 marzo 2010, al momento non c’è ancora un ordine del giorno in quanto l’Arcivescovo chiede alle parrocchie che vivono su un territorio (decanato) di formare una commissione che si riunirà il prossimo 10 marzo che produrrà un documento con le “linee di operatività” da sottoporre ai Consigli Pastorali delle otto parrocchie del decanato.
Per tutti i venerdì di quaresima, alle ore 21.00, in chiesa ci sarà la Via Crucis organizzata dai vari gruppi. Si chiede al Consiglio di organizzare la prima Via Crucis prevista per il 26 febbraio.
Il parroco anticipa che il 14 maggio alle ore 21 presso il Teatro Kolbe, ci sarà la grande assemblea di tutti i consigli pastorali parrocchiali.