venerdì 20 gennaio 2006

La San Vincenzo si racconta

Nella nostra parrocchia sono presenti 14 volontari che, ispirandosi al Vangelo, offrono un servizio volontario di aiuto a chi è in condizioni di grave disagio.
Sono i volontari della Conferenza San Vincenzo.
La loro opera non è fatta di azioni o gesti eclatanti; il compito dei volontari si svolge nel silenzio e nell'umiltà. Ovunque vi sia emarginazione, sofferenza, indigenza e solitudine,  l'Associazione cerca di portare una relazione di vicinanza e di amicizia.
Ovviamente sono necessarie anche azioni concrete e di aiuto materiale, di accompaganamento e di orientamento perchè sono soprattutto i più poveri che non riescono a far valere i propri diritti nella intricata rete di servizi sociali e istituzionali.
Semplicità, accoglienza, disponibilità all'ascolto.
I volontari della San Vincenzo con l'aiuto di Dio, si sforzano di rendere visibile l'amore di Cristo per gli uomini, qui ed oggi. Certi che 14 volontari sono proprio pochi per far fronte alle situazioni di disagio e alle richieste di aiuto che arrivano semopre più numerose.
Chi volesse maggiori informazioni può rivolgersi il giovedì pomeriggio dalle 15.00 alle 17.30 presso il centro di Ascolto di Via Lattanzio 58. Ogni prima domenica del mese, alla fine di ogni Messa, trovate all'uscita della chiesa dei volontari che raccolgono le offerte per la San Vincenzo. Ora, seppure a grandi linee, sappiamo che utilizzo viene fatto delle nostre offerte. Nei prossimi mesi presenteremo storie di vita, risolte dai volontari di questa associazione.

domenica 15 gennaio 2006

Gruppo Presepi - Natale 2005



Il maestro Galasso con numerosi volontari della parrocchia hanno creato questo magnifico ed insolito presepio. Una piccola capanna posta al centro di una raffineria di petrolio e Gesù che nasce lo stesso, anche quest'anno, per noi. I pastori si inchinano ad adorare il Dio vivente.

venerdì 6 gennaio 2006

Gruppo Presepi e Sant'Ambrogio

Nel 1989, l'allora vicario Don Dario Viganò, chiese ad un gruppo di genitori scout di occuparsi dell'allestimento del presepe. Da allora, e ne sono passati di anni, si è formato un gruppo di volontari che, dal mese di ottobre, pensa, studia, progetta, realizza i presepi in San Pio V, e non solo. Tutto viene fatto a mano, possibilmente con materiali di basso costo, tutto viene impastato, lasciato asciugare, cotto, dipinto, sotto l'esperta e sicura guida del M° Adriano Galasso. Le idee, belle sulla carta, sono un pò più difficili in fase di realizzazione, anche perchè i presepi non sono mai "pensati" in stile tradizionale.


"Questo presepio è ideato con l'intento di rendere omaggio alla figura di Sant'Ambrogio, patrono di Milano, celebrandosi quest'anno l'Anno Santo Santambrosiano, L'atrio della Basilica rappresenta il porto ideale per tutti coloro che navigando la propria esistenza fra mille incertezze e difficoltà, anelano di potersi ancorare a una speranza di salvezza. La Natività trova posto su un'umile barca di pescatori a rammentarci che Gesù è venuto fra noi in umiltà e povertà. I portici ai due lati del porto paiono due braccia rassicuranti protese ad accoglierci in qualunque momento vogliamo affidarci ad esse". (1996)



" La città sfavillante di mille luci ti abbaglia,
l'umile capanna ti illumina".
Presepe primo classificato (1991). La premiazione è avvenuta presso la Fondazione Oratori Milanesi per il Concorso Diocesano

AVEVO FAME E MI AVETE DATO DA MANGIARE

Anche questo mese di dicembre 2005 è scattata la gara di solidarietà per non fare sentire soli chi non ha più casa, famiglia o chi non ce l'ha mai avuta. A tutti, almeno per un giorno, è stata trasmessa un pò di serenità e soprattutto di speranza.

Il 25 dicembre si è svolto presso il ristorante LA TANA DEL RICCIO di via Cadolini 30 un pranzo interamente offerto e preparato dal proprietario e chef Gaetano Riccio. Le sue portate, accuratamente preparate e presentate, nascono come delle opere d'arte. Gaetano Riccio prepara e presenta i cibi come se fossero quadri unici: non solo il sapore, ma anche i colori,  sono scelti e immaginati per ogni sua composizione. Il menù di alta qualità è nella tradizione natalizia; l'accoglienza, la preparazione della sala, il clima di amicizia che si respirava, è stato veramente apprezzato dai 35 ospiti della nostra parrocchia.


Contemporaneamente si è svolto il pranzo di Natale, all'insegna della speranza, preparato per una cinquantina di persone che hanno trovato ospitalità nei locali dell'Aler. Dalle abili mani del nostro Cesare, di suor Vittorina e altri volontari è uscito un menù degno di un convivio familiare. E' stato preparato un pranzo per anziani, poveri e senza tetto, che altrimenti avrebbero trascorso questa giornata in solitudine, Alla fine panettone, dolcetti, spumante e tanta allegria, La tradizione del pranzo natalizio presso le case popolari è ormai decennale.


E DOPO NATALE???
Naturalmente il volontariato non inizia e non finisce con il pranzo di Natale. Tutto l'anno si cerca di aiutare gli ospiti nei loro bisogni primari: uscire dall'emergenza, trovare un'occupazione e una casa, venire loro incontro nel disbrigo dei documenti.
I volontari di San Pio V seguono più il percorso del cuore, una voglia di festeggiare un impegno civile e sociale che accumuna le persone. Si oltrepassano i confini individuali per abbracciare l'altro, il prossimo in difficoltà, in situazione di svantaggio oppure di solitudine.